La legge italiana sul WiFi non è un argomento di facile e immediata comprensione. È poco esaustiva, difficile da comprendere e negli anni ha subìto diverse modifiche. Così, oggi, hotel, camping, bar e qualunque attività aperta al pubblico, che voglia offrire la connessione a Internet senza fili legale, deve misurarsi con una ricerca estenuante nella selva di informazioni che popolano il web.

In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza e di fissare alcuni punti saldi per le strutture che hanno scelto di dare ai propri ospiti e clienti una connessione WiFi sicura e a norma di legge.

Una breve panoramica della normativa italiana

La prima norma italiana sul WiFi libero risale al 2005 col decreto Pisanu che, in seguito agli attentati dell’11 settembre, intensificava i controlli e le misure per contrastare il terrorismo internazionale. L’articolo 7 del D.L. 27 luglio 2005, n. 144, prevedeva che i titolari o i gestori dei punti di accesso ad Internet dovessero adottare procedure per identificare gli utenti, come la validazione con SMS o carta di credito e la creazione di account associati al documento di identità, oppure alla camera in cui soggiornavano gli ospiti (nel caso di alberghi e strutture ricettive). Con il decreto Milleproroghe, 2011, ed il decreto del Fare, 2013, sono caduti tutti gli obblighi previsti nel decreto Pisanu.

Ecco cosa devi sapere se la tua struttura offre WiFi gratis agli ospiti

Hai un hotel, un camping, un villaggio, un locale o una struttura con una rete wireless aperta al pubblico? Oggi hai meno obblighi rispetto al passato, ma hai comunque dei doveri da rispettare per tutelare i tuoi ospiti, e se qualcuno usa la tua rete per commettere un illecito, ma non adotti le cautele necessarie, puoi incorrere in una citazione in sede civile in quanto responsabile!

1) Non devi più identificare gli utenti connessi alla rete WiFi della tua struttura

Quindi, se decidi di installare un hotspot WiFi nel tuo hotel, camping, bar, ristorante, centro medico… puoi far connettere le persone senza sapere chi sono.
Tuttavia, Internet point, esercenti, enti pubblici che offrono una connessione WiFi vengono considerati come una sorta di Internet Service Provider (ISP), cioè realtà caratterizzate da una struttura tecnologico-commerciale che offre accesso a Internet e ai relativi servizi. In quanto tali, queste attività devono sottostare ad una serie di obblighi, fra i quali la richiesta di un’autorizzazione generale del Ministero e la gestione dei log di traffico, a meno che non deleghino tutto ad un operatore come Noody, per esempio.

2) Non devi più chiedere un’autorizzazione alla Questura

Tra i vari obblighi, il decreto Pisanu prevedeva anche che, per poter offrire WiFi agli utenti, fosse necessario chiedere prima un’autorizzazione alla Questura. Oggi, se la tua attività principale non è quella di Internet point o Internet provider e vuoi installare un hotpsot WiFi nella tua struttura, per offrire o vendere Internet ai tuoi clienti, non hai bisogno di chiedere alcuna autorizzazione.

3) Devi proteggere i dati personali dei tuoi ospiti

La normativa sulla privacy impone a chi tratta dati personali, come alberghi, campeggi, ostelli… di proteggere le informazioni sensibili degli utenti da intrusioni provenienti da Internet o dalla rete informatica della struttura. Perciò devi tutelare chi accede alla tua rete per evitare furto di dati, furto di identità, ma anche infezioni dovute a malware e virus.

Ti segnaliamo, inoltre, il 25 maggio 2018 il Codice sulla Privacy è stato aggiornato, perché è diventato direttamente applicabile il nuovo Regolamento europeo in materia di dati personali (GDPR) che impone nuovi obblighi a carico dei titolari e responsabili del trattamento dei dati, e che ha forti ripercussioni sull’organizzazione di aziende, strutture ed enti.

Per approfondire leggi: Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali

4) Devi tutelarti fin da subito nel caso in cui qualcuno decidesse di usare proprio la tua rete per commettere reati

Se un utente si connette alla tua rete WiFi per commettere attività illecite e non riesci a dimostrare che sono stati altri a farlo e non tu, le autorità possono considerarti civilmente responsabile.
Quindi, nella scelta della soluzione WiFi per la tua struttura, valuta sempre quali sono le garanzie di protezione e sicurezza previste dal fornitore di connettività, e che sia disponibile un servizio assistenza rapido e affidabile che possa aiutarti.

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