No-WiFi-nei-Bar

Nella capitale statunitense molte caffetterie hanno deciso di spegnere il WiFi durante il weekend e di lasciarlo acceso solo nei giorni feriali. Ce lo racconta un articolo pubblicato recentemente su Lettera 43, secondo cui la tendenza ormai dilaga in tutti i bar della città. Ma perché gli americani hanno deciso di fare una cosa del genere?!

Il problema è sia finanziario sia culturale.
«I bar sono nati come luoghi d’incontro dove la gente potesse scambiare due chiacchiere e qualche idea su questioni più o meno importanti», dice Rasheed Jabr, proprietario di Filter, «sfortunatamente un giorno qualcuno ha deciso di offrire la connessione a internet. Inizialmente questo è servito a riempire i locali di clienti, che però non se ne sono più andati. Ed è cominciata la saga dei ‘campeggiatori’».

I campeggiatori sarebbero le persone che occupano i pochi tavoli liberi ordinando la cosa che costa meno e occupando il posto per diverse ore. Alcuni bar si sono trasformati in uffici semi-permanenti occupati da studenti, freelance, consulenti e startupper. La tendenza ad eliminare il Wifi dai servizi offerti dal proprio bar è generalizzata e non coinvolge solo gli Stati Uniti, ma molti altri paesi nel mondo. I “campeggiatori” possono essere certamente un problema se questo riduce il volume di consumazioni di un bar.

WiFi Come si potrebbe risolvere questa situazione?

Le soluzioni che noi suggeriamo ai nostri clienti che vogliono dare il WiFi gratuitamente ai clienti del proprio bar sono due:

1. vincolare l’accesso libero alle consumazioni effettuate dal tavolo;
2. offrire la connessione gratuita solo per 20 minuti o al massimo 1 ora al giorno per ogni utente.

La seconda soluzione è la migliore dal punto di vista del cliente, perché si offre un servizio gratuito a tutti senza distinzione, ma per un tempo limitato! Che ne pensate, potrebbe essere una soluzione?!

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